Tattoo: Arte o...? pt. 2 Come si fanno i tatuaggi?
Bentornati su Elle est Claire, qui è la vostra farmacista che vi parla!
Nell'articolo precedente abbiamo visto l'origine e la storia dei tatuaggi, mentre in questo vedremo come si fa un tatuaggio, nello specifico cosa succede alla pelle quando ci facciamo un tattoo 💘 e non dimenticate che nel prossimo ed ultimo articolo, parlaremo della salute correlata al tatuarsi.
Come si fanno i tatuaggi
Partiamo come sempre dalle basi, altrimenti non capiamo nulla
La pelle è composta da tre strati:
⬩ Epidermide
⬩ Derma
⬩ Ipoderma
Per una descrizione più dettagliata sulla pelle vi rimando QUI e QUI
INCHIOSTRO DEI TATUAGGI
Quando ci facciamo un tatuaggio, viene usata una penna con tanti piccoli aghi che rilasciano l'inchiostro nella pelle.
Questo inchiostro non viene proprio depositato sull'epidermide perché non attecchisce, cioè non viene trattenuto a causa della continua abrasione, esfoliazione di questo strato che è il più superificiale e serve proprio come protezione.
La maggior parte dell'inchiostro depositato si troverà perciò nel derma.
Tatuaggi e pelle: come funziona?
L''inchiostro dei tatuaggi supera l'epidermide e arriva fino al derma, lo strato più profondo.
Quando l'ago penetra la pelle, viene attivato il processo infiammazione e quindi il sistema immunitario, perché sta entrando qualcosa di estraneo al corpo. I macrofagi, cellule della risposta immunitaria, avvertono che c'è una ferita e arrivano nella zona di iniezione dell'inchiostro. Qui, per arginare l'infiammazione, alcuni macrofagi ingoiano/fagocitano delle particelle di inchiostro e le portano ai linfonodi.
Macrofago |
Altre particelle di inchiostro restano nel derma e alcune vengono inglobate dalle cellule di questo strato, i fibroblasti, ecco perché questi pigmenti restano nella sede dove vengono iniettati e il tatuaggio è permanente.
Perché il tatuaggio sbiadisce?
Permanente ma non per sempre, perché col tempo i tatuaggi sbiadiscono per vari motivi.
👉 Uno di questi è che l'azione delle cellule che decompongono le particelle di inchiostro, fanno sbiadire il tatuaggio e anche perché i macrofagi sono cellule che prima o poi muoiono.
Quindi date queste premesse, com'è possibile che il tatuaggio resti per tutta la vita sulla pelle di una persona?
Alcuni studi ritengono che il macrofago che ha inglobato le particelle di inchiostro, una volta morto, rilasci questo inchiostro, prontamente arriva un nuovo macrofago per fagocitarlo, perché non può permettersi che la sostanza estranea circoli nell'organismo, quindi fa sì che resti nella sua sede di partenza e non si diffonda.
Tuttavia alcune particelle comunque sfuggono al macrofago e arrivano ai linfonodi. Infatti pigmenti di inchiostro sono stati trovati nei linfonodi lontani/distali alla zona di lavoro.
👉 Un tatuaggio può sbiadire anche a cause dei raggi UV, ecco perché va protetto con protezione solare, non solo quando ci si espone al mare o in montagna.
👉 Se il tatuaggio viene impresso su una zona di pelle più sottile e il tatuatore esercita una pressione elevata, l'inchiostro potrebbe arrivare fino all'ipoderma che è lo strato formato da tessuto adiposo, quindi lipidi, che possono favorire lo sbiadimento del tatuaggio. Inoltre un'eccessiva pressione può portare anche a sanguinamento nella zona.
Attenzione!
Dopo aver fatto un tatuaggio non ci si può esporre al sole e non si deve bagnare la zona.
Bisogna proteggere il tatuaggio per almeno 4 settimane perché questo è il tempo che la "ferita" sull'epidermide impiega per guarire.
Spero che l'articolo vi sia piaciuto, non dimenticate di condividere con i vostri contatti e ci rivediamo con la parte 3 👉 Tattoo: Arte o... pt.3 I tatuaggi sono pericolosi?
Fonti e info utili
Nielsen, Christel et al. eClinicalMedicine, Volume 72, 102649
Credits foto
Foto di Luis Villasmil su Unsplash
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